Tre differenti versioni del Brano "Samba de una nota sò" di Tom Jobim (Rio de Janeiro 1927 – New York 1994).
"Samba de Una Nota Só" Baden Powell
"Paris di notte" Jacques Prèvert
Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte Il primo per vederti tutto il viso Il secondo per vederti gli occhi L' ultimo per vedere la tua bocca E tutto il buio per ricordarmi queste cose Mentre ti stringo fra le braccia.
"One Note Samba" Tom Jobim (A.C.Jobim & N. Mendonça
Eis aqui este sambinha feito numa nota só outras notas vão entrar mas a base é uma só esta outra é conseqüência do que acabo de dizer como eu sou a conseqüência inevitável de você
Tanta gente existe por aí que fala tanto e não diz nada o quase nada já me utilizei de toda escala e no final não sobrou nada, não deu em nada
E voltei pra minha nota como eu volto pra você vou contar com a minha nota como eu gosto de você E quem quer todas as notas ré mi fá sol lá si dó fica sempre sem nenhuma. Fique numa nota sò.
Ecco qui questo samba fatto con una nota sola altre note entreranno ma la base è una sola quest'altra è conseguenza di ciò che ho appena detto come io sono la conseguenza inevitabile di te
C'è tanta gente che parla tanto e non dice niente, o quasi niente mi sono servito di tutta la scala e alla fine non è rimasto niente, non è servito a niente
E sono tornato alla mia nota come torno da te racconterò con la mia nota quanto mi piaci e chi vuole tutte le note re mi fa sol la si do resta sempre senza nessuna. Rimani con una nota sola
Ella Fitzgerald : One note Samba (scat singing) 1969
Due brani musicali che hanno molto in comune anche se apparentemente diversi per il ritmo e le armonie.
"Smisurata preghiera" Fabrizio de André
Alta sui naufragi dai belvedere delle torri china e distante sugli elementi del disastro dalle cose che accadono al disopra delle parole celebrative del nulla lungo un facile vento di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico di armi in uso e in disuso a guidare la colonna di dolore e di fumo che lascia le infinite battaglie al calar della sera la maggioranza sta la maggioranza sta recitando un rosario di ambizioni meschine di millenarie paure di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla l'orribile varietà delle proprie superbie la maggioranza sta come una malattia come una sfortuna come un'anestesia come un'abitudine per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi per consegnare alla morte una goccia di splendore di umanità di verità
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli con improbabili nomi di cantanti di tango in un vasto programma di eternità
ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco non dimenticare il loro volto che dopo tanto sbandare è appena giusto che la fortuna li aiuti come una svista come un'anomalia come una distrazione come un dovere
Ennio Morricone dirige "The Mission" (Arena di Verona)
Due versioni musicali del brano "Aria Cantilena nº1 - Bachianas Brasileiras nº5" del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos (Rio de Janeiro 1887- 1959).
Pablo Neruda "XVII sonetto" da "Cento sonetti d'amore"
Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco: t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori; grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, né quando, né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
Tre brani del compositore Agustín Pio Barrios(Paraguay 1885- San Salvador 1944)
JOHN WILLIAMS esegue "VALS op. 8 No 4 " di AGUSTIN BARRIOS MANGORE
John Williams esegie "La Catedral" - Barrios -
"Solitudine" Emily Dickinson
Ha una sua solitudine lo spazio, solitudine il mare e solitudine la morte - eppure tutte queste son folla in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare, che è un’anima al cospetto di se stessa: infinità finita.
Xuefei Yang esegue "Sueño en la Floresta" - Barrios
"SERENO" Ungaretti
Dopo tanta nebbia a una a una si svelano le stelle
Respiro il fresco che mi lascia il colore del cielo
.....d'altronde è questa qui la realtà di questa vita, ci si guarda solo fuori, ci si accontenta delle impressioni.....(Vasco Rossi)
....Non molto lontano da qui la gente ostenta oscure stravaganze in preda all’ansia di stupire, indossa le sue maschere e dimentica quella del coraggio nel momento del rilancio.....(Carmen Consoli)
.....Lontano, lontano, molto lontano, oltre l'acqua corrente e l'elettricità, là voglio arrendermi in braccio a una musica che chiude il discorso delle affinità......(Paolo Conte)
"Basta Poco" Vasco Rossi
Basta poco a fare impressione basta poco basta andare in televisione che la gente subito ti riconosce per la strada si fa presto a montarsi la testa
e d'altronde è questa qui la realtà di questa vita ci si guarda solo fuori ci si accontenta delle impressioni
ci si fotte allegramente come se fosse niente darei fuoco a casa tua se passasse il mal di dente
e intanto il mondo rotola e il mare sempre luccica
basta poco a fare bella figura basta poco basta esser buoni la domenica mattina basta poco per esser furbi basta poco oh! basta pensare che son tutti deficienti
e d'altronde è questa qua la realtà di questa vita di questa bella civiltà così nobile e così antica
e intanto il mondo rotola e il mare sempre luccica domani è già domenica e forse forse nevica
basta poco per essere intolleranti basta poco basta esser solo un po' ignoranti basta poco per non capire e scappare via basta poco perché ti dia fastidio uno pur che sia
e intanto il mondo rotola e il mare sempre luccica domani è già domenica e forse forse NEVICAAAAAAA
"Non molto lontano da qui" Carmen Consoli
Amore mio, non sempre tutto volge per il verso giusto: ma non è soltanto a causa del maltempo se il raccolto è andato perso.
Ed è buffo come a volte il tempo scorra meglio del previsto: un panico incombente ci costringe ad addomesticare un fervido sorriso, un benessere improvviso.
E’ forse una remota speranza la felicità? Godersi il sole in dicembre, non molto lontano da qui nevica.
Non molto lontano da qui la gente escogita affannose corse in preda all’ansia di tornare al punto di partenza, e dimentica il peso della posta in gioco, e il come e il quando mentre fuori piove.
Amore mio, non è una colpa il non saper gestire la gioia e il fatto di trovarsi a proprio agio nel dolore e nella rassegnazione. Ed è innaturale come a volte ci forziamo di ignorare il gemito costante delle nostre reali inclinazioni il margine di errore di un’incessante sottrazione.
E’ forse una remota speranza la felicità? Godersi il sole in dicembre, non molto lontano da qui nevica. Non molto lontano da qui la gente ostenta oscure stravaganze in preda all’ansia di stupire, indossa le sue maschere e dimentica quella del coraggio nel momento del rilancio.
Non molto lontano da qui nevica. Non molto lontano da qui nevica.
"Molto Lontano" Paolo Conte -
Lontano lontano oltre Milano oltre i gasometri oltre i manometri oltre i chilometri e i binari del tram Lontano lontano molto lontano oltre l'acqua corrente e l'elettricità Là voglio arrendermi in braccio a una musica che chiude il discorso delle affinità forte petomane scritta dal diavolo in spregio evidente della civiltà Forse tu non mi amerai mi incontrerai sorriderai ma non mi amerai Forse tu non mi amerai mi ascolterai mi seguirai ma non mi amerai La luna la luna degli ululati lascia ai poeti della classicità Là voglio arrendermi in braccio a una musica che chiude il discorso dell'urbanità forte petomane scritta dal diavolo in spregio solenne dell'umanità Forse tu non mi amerai mi parlerai mi abbraccerai ma non mi amerai
Per capire cosa succede dentro e cos’è che lo muove
Da dove viene ogni tanto questo strano dolore Vorrei capire insomma che cos’è l’amore Dov’è che si prende, dov’è che si dà .....(L. Dalla)
...e poi vorrei gustarmi un bel gelato al cioccolato.
"E cerca 'e me capì" - Pino Daniele
E cerca 'e me capì' è tanto tempo che non ti vedevo eppure so' cuntento 'o ssaje m'hanno fottuto 'e viaggi e l'autostrada tutto chello c'aggio passato e mo' nun credo cchiù nun credo cchiù. E torno a casa stanco muorto e nun voglio fà' niente sto cu ll'uocchie apierte e sento 'e sunà'. E pruove a vedè' cu dint'a ll'uocchie 'o sole e c'o cazone rutto a parlà' 'e Rivoluzione e cride ancora cride ancora e pruove a vedè' chi t'ha attaccato 'e 'mmane e nun te può girà' pecchè te fanno male e cride ancora cride ancora... E cerca e me capì' vorrei strappare mille occasioni e poi fuggir lontano me so' scucciato 'e parlà' e dire ogni volta quel che ho dentro e poi star male e poi suonare Ma torno a casa stanco muorto e nun voglio fà' niente sto cu ll'uocchie apierte e sento 'e cantà' E pruove a vedè' cu dint'a
ll'uocchie 'o sole e c'o cazone rutto a parlà e Rivoluzione e cride ancora cride ancora e pruove a vedè' chi t'ha attaccato 'e 'mmane e nun te può girà' pecchè te fanno male e sona ancora sona ancora.
"Le rondini" (1990)Lucio Dalla
Vorrei entrare dentro i fili di una radio E volare sopra i tetti delle città Incontrare le espressioni dialettali Mescolarmi con l’odore del caffè Fermarmi sul naso dei vecchi mentre Leggono i giornali E con la polvere dei sogni volare e volare Al fresco delle stelle,, anche più in là
Coro : Sogni, tu sogni nel mare dei sogni.
Vorrei girare il cielo come le rondini
E ogni tanto fermarmi qua e là Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici
E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità.
Vorrei seguire ogni battito del mio cuore
Per capire cosa succede dentro e cos’è che lo muove
Da dove viene ogni tanto questo strano dolore Vorrei capire insomma che cos’è l’amore Dov’è che si prende, dov’è che si dà
Coro : Sogni, tu sogni nel cielo dei sogni
"Passato Presente" Lucio Dalla (1973)
Il passato Il passato Il passato è mio padre che cerca nella tasca una sigaretta Il passato è mia madre con i capelli neri Il passsato è la mia voglia di crescere in fretta Il passato è una giovane donna ferma davanti a una porta Di lei ormai che cosa mi importa
Il passato di tanti anni fa alla fine del '49 È il massacro del Feudo Fragalà Sulle terre del Barone Berlingeri Tre braccianti stroncati col fuoco del moschetto in difesa delle proprietà Sono fatti di ieri? Il passato è la rabbia che si fa tuono Il passato è un fuoco che brucia i pensieri Il passato è un ragazzo che diventa uomo
Il presente Il presente Il presente è un aratro che scava dentro il cuore in fretta Il presente ha tutti questi anni da ricordare Il presente ha tante porte di galera da contare Il presente passa e ripassa come un urlo di sirena alla fine di una lunga giornata
Il presente vola e nessuno può dire se è migliore o peggiore Come molti credono Perché la libertà è difficile e fa soffrire Tu dove vai? Con la voce che chiama Di me cosa importa
Il presente è stanze strette e autostrade infinite Il presente è una macchia di sangue da cinquanta chilometri Il presente è un fiume di sole con giovani vite
.....Contandoli uno a uno non son certo parecchi, son come i denti in bocca a certi vecchi, ma proprio perchè pochi son buoni fino in fondo e sempre pronti a masticare il mondo.(Guccini)
A. de Saint-Exupèry dal Piccolo Principe
“ Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercati di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami”.
..e così' ho provato ad addomesticare.... ma il più delle volte mi sono accorta di essere stata addomesticata.
"Gli Amici" Francesco Guccini
I miei amici veri, purtroppo o per fortuna, non sono vagabondi o abbaialuna, per fortuna o purtroppo ci tengono alla faccia: quasi nessuno batte o fa il magnaccia.
Non son razza padrona, non sono gente arcigna, siamo volgari come la gramigna. Non so se è pregio o colpa esser fatti così: c'è gente che è di casa in serie B.
Contandoli uno a uno non son certo parecchi, son come i denti in bocca a certi vecchi, ma proprio perchè pochi son buoni fino in fondo e sempre pronti a masticare il mondo.
Non siam razza d' artista, nè maschere da gogna e chi fa il giornalista si vergogna, non che il fatto c' importi: chi non ha in qualche posto un peccato o un cadavere nascosto?
Non cerchiamo la gloria, ma la nostra ambizione è invecchiar bene, anzi, direi... benone! Per quello che ci basta non c'è da andar lontano e abbiamo fisso in testa un nostro piano:
se e quando moriremo, ma la cosa è insicura, avremo un paradiso su misura, in tutto somigliante al solito locale, ma il bere non si paga e non fa male.
E ci andremo di forza, senza pagare il fìo di coniugare troppo spesso in Dio: non voglio mescolarmi in guai o problemi altrui, ma questo mondo ce l' ha schiaffato Lui.
E quindi ci sopporti, ci lasci ai nostri giochi, cosa che a questo mondo han fatto in pochi, voglio veder chi sceglie, con tanti pretendenti, tra santi tristi e noi più divertenti, veder chi è assunto in cielo, pur con mille ragioni, fra noi e la massa dei rompicoglioni....
"Amici per sempre" - POOH
Si può essere amici per sempre, anche quando le vite ci cambiano, ci separano e ci oppongono. Si può essere amici per sempre, anche quando le feste finiscono e si rompono gli incantesimi. Si può anche venire alle mani, poi dividersi gli ultimi spiccioli, non parlarsi più, non scordarsi mai. Gli amici ci riaprono gli occhi, ci capiscono meglio di noi e ti metton davanti agli specchi anche quando non voi. E campioni del mondo o in un mare di guai per gli amici rimani chi sei, sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi. Puoi alzare barriere, litigare con dio, cambiare famiglia e città, strappare anche foto e radici, ma tra amici non c'è mai un addio. Si può essere amici per sempre, anche quando le donne non vogliono e per vivere devi scegliere. In amore o sei dentro o sei fuori, un amico ti lascia anche vivere, non ti scredita, non si vendica. Gli amici colpiscono duro, che neanche una madre è così, senza chi mi sbatteva nel muro forse non sarei qui. E campioni del mondo o in un mare di guai per gli amici rimani chi sei, sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi. Puoi alzare barriere, litigare con dio, cambiare famiglia e città, strappare anche foto e radici, ma tra amici non c'è mai un addio. Si può essere amici per sempre.
"Amici Come Prima" Pino Daniele
E si nun me vuò bene cchiù e si nun me vuò bene cchiù E ti penso ancora e ti porto qui con me fra le pareti di questa stanza perché senza di te io mi perdo ora fra le nuvole e i tabu' forse è stato un brutto sogno ma vorrei svegliarmi e ritrovarti ancora. E si nun me vuò bene cchiù E si nun me vuò bene cchiù e si nun me vuò bene cchiù Amici come prima perché in fondo alla mia mente ci sei tu amici più di prima perché non so rassegnarmi al pensiero di non averti. E si nun me vuò bene cchiù e si nun me vuò bene cchiù Forse è stato un brutto sogno ma vorrei svegliarmi e ritrovarti ancora E si nun me vuò bene cchiù e si nun me vuò bene cchiù e si nun me vuò bene cchiù
Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l' aria, ma non togliermi il tuo sorriso. Non togliermi la rosa, la lancia che sgrani, l' acqua che d' improvviso scoppia nella tua gioia, la repentina onda d' argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d' aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita.
Amor mio, nell' ora più oscura sgrana il tuo sorriso, e se d' improvviso vedi che il mio sangue macchia le pietre della strada, ridi, perchè il tuo riso sarà per le mie mani come una spada fresca.
Vicino al mare, d' autunno, il tuo riso deve innalzare la sua cascata di spuma, e in primavera, amore, voglio il tuo riso come il fiore che attendevo, il fiore azzurro, la rosa della mia patria sonora.
Riditela della notte, del giorno, delle strade contorte dell' isola, riditela di questo rozzo ragazzo che ti ama, ma quando apro gli occhi e quando li richiudo, quando i miei passi vanno, quando tornano i miei passi, negami il pane, l' aria, la luce, la primavera, ma il tuo sorriso mai, perchè io ne morrei.