Per non impazzire dovevi non pensare che fuori c'era il mondo
proprio non pensarci
dovevi dimenticarlo
eppure sai
gli anni passavano
sembrava che volassero
Strano ma è così quando non fai niente
Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente
la prima era Dominique quando prima di morire mi disse sono inciampato
e l'altra eri tu.
Tu che mi leggevi il Cantico dei cantici, ricordi?
Oh figlia di Principe quanto sono belli i tuoi piedi nei Sandali.
Sai che leggevo la bibbia tutte le sere e tutte le sere io pensavo a te.
Il tuo ombelico è una coppa rotonda dove non manca mai il vino.
Il tuo ventre è un mucchio di grano circondato da gigli.
Le tue mammelle sono grappoli d'uva.
Il tuo respiro ha il profumo delicato delle mele.
Nessuno ti amerà mai come ti ho amato io.
C'erano momenti disperati che non ne potevo più
e allora pensavo a te e mi dicevo "Deborah esiste è la fuori, esiste.."
e con quello superavo tutto,
capisci ora cosa sei per me?
Nunzio parto domani devo andare a Holliwood
Ho voluto vederti stasera per dirtelo.
Irene
lunedì 8 febbraio 2010
c'era una volta in america Cantico dei Cantici da Grandi
Ennio Morricone - Once upon a time in the West
Gocce di Futuro
Futuro senza meta
strada senza orizzonte
senza sogni nè desideri
fiume senz'acqua
mare dolce e inquieto
piccolo come l'universo
grande come il mio cuore
impalpabile come i miei pensieri
racchiuso tra ciò che era e ciò che sarà
ricordo lontano
caldo come il tuo respiro
sicuro come un abbraccio
sincero come un sorriso
Irene
domenica 7 febbraio 2010
Morricone - C'era una Volta in America (HD) - Once Upon a Time in America
I knew i loved you
before i knew you
the ends of time
who live me to you
And evening star....
Una melodia dolcissima che accarezza i nostri cuori lasciandoci sognare un futuro pieno di vero Amore..
Irene
Franco Battiato - Il Vuoto
Molto bella questa canzone di Battiato "il vuoto".
....."Tu sei quello che tu vuoi
ma non sai quello che tu sei" e mi viene da pensare come si può sapere quello che si è in
una società che ti disorienta mandandoti falsi messaggi ideologici.
Secondo voi si può
essere sempre coscienti di quello che si vuole essere oppure siamo solo una piccola ruota di
un ingranaggio più grande di noi che ci impedisce di muoverci liberamente.
"Tempo non c'è tempo sempre più in affanno inseguo il nostro tempo
vuoto di senso senso di vuoto" ed ecco che si percepisce e si materializza davanti a noi il
vuoto. Questa parola di cinque lettere che condensa al suo interno l'intera essenza
dell'universo e forse anche della nostra vita.
Affannarsi inseguendo "il nostro tempo" che
però sembra già proiettato nel futuro e perciò una meta che si prospetta irraggiungibile come una chimera.
Un tempo vuoto senza senso. E così di giorno in giorno cerchiamo di dare un senso al nostro tempo, alla nostra vita.
"E persone quante tante persone un mare di gente
nel vuoto".
Testo
Tempo non c'è tempo sempre più in affanno
inseguo il nostro tempo vuoto di senso senso di vuoto
E persone quante tante persone un mare di gente nel vuoto
year play rest my way day thing man your world life
the hand part my child eye woman cry place work week
end your end case point tu sei quello che tu vuoi
government the company my company ma non sai quello che tu sei
Number group the problem is in fact
money money……
Danni fisici psicologici collera e paura stress
sindrome da traffico ansia stati emotivi
primordiali malesseri pericoli imminenti
e ignoti disturbi sul sesso
Venti di profezia parlano di nuovi dei che avanzano
year play……………….
Tempo non c'è tempo sempre più in affanno
inseguo il nostro tempo vuoto di senso senso di vuoto
Danni fisici psicologici collera e paura stress
sindrome da traffico ansia stati emotivi
primordiali malesseri pericoli imminenti
e ignoti disturbi sul sesso
Venti di profezia parlano di nuovi dei che avanzano
Tu sei quello che tu vuoi ma non sai quello che tu sei
end your case point Tu sei quello che tu vuoi
government and company my company ma non sai quello che tu sei
number group the problem is in fact
money money........
Tempo non c'è tempo sempre più in affanno
inseguo il nostro tempo
vuoto di senso senso di vuoto
Irene
le mie parole samuele bersani
Quanto e quale potere hanno le parole? Ve lo siete mai domandato?
C'è una grande differenza tra parole scritte e parole pronunciate. Entrambe sono molto efficaci e l'effetto che producono può essere molto differente.
Come dice il testo della canzone ci sono parole che sembrano "sassi, precisi e aguzzi" oppure "gocce preziose". Parole che possono illuminarci come "lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato" oppure come "frecce infuocate".
A volte sono "note stonate, sul foglio capitate per sbaglio".
Che magico potere hanno le parole!!!
A volte ci capita di non saper usare l'enorme quantità di parole esistenti sulla faccia della terra.
Esistono infinite parole apparentemente inoffensive e invece improvvisamente una volta pronunciate ecco che si librano nell'aria per seguire un percorso diverso da quello da noi previsto .
Chi può dire in questa vita di non aver mai detto una parola di troppo o pronunciato parole mai dette prima?
Nel bene o nel male le parole una volta pronunciate spariscono e quello che rimane sono le emozioni.
Quante cose si potrebbero dire ancora ma per il momento mi fermo qua.
Testo
Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi,
pronti da scagliare,
su facce vulnerabili e indifese,
sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi,
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose, indimenticate,
a lungo spasimate e poi centellinate,
sono frecce infuocate
che il vento o la fortuna sanno indirizzare
Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato,
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato,
sono foglie cadute, promesse dovute,
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate, sul foglio capitate per sbaglio,
tracciate e poi dimenticate,
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire,
lo ammetto
RIT.
strette tra i denti,
passate, ricorrenti,
inaspettate, sentite o sognate…
Le mie parole son capriole, palle di neve al sole,
razzi incandescenti prima di scoppiare,
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare,
piccoli divieti a cui disobbedire,
sono andate a dormire, sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare, si perdono al buio
per poi continuare
Sono notti interminate, scoppi di risate,
facce sovraesposte per il troppo sole,
sono questo le parole,
dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre,
un bacio a testa prima del sonno un altro prima di partire,
le parole che ho detto, e chissà quante ancora
devono venire…
RIT.
strette tra i denti
risparmiano i presenti,
immaginate, sentite o sognate,
spade, fendenti,
al buio sospirate, perdonate,
da un palmo soffiate
Irene