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giovedì 10 dicembre 2009

Maurizio Pollini plays Chopin Nocturne no. 8 op. 27 no. 2

La mano sinistra, con un arpeggio tenue e delicato, apre la strada alla melodia che lentamente prende corpo attraverso sonorità sempre più soffici e impalpabili. Il tema musicale sembra a tratti fluttuare nell'aria sostenuto da delicati arpeggi che mantengono la melodia stabile, in equilibrio nel suo incedere a volte calmo, a volte contemplativo, a volte passionale, istintivo. Arpeggi che accompagnano la melodia con determinazione e forza nei momenti di massima tensione espositiva. Con leggerezza, la melodia, sospinta attraverso un incedere lento ma sempre più deciso, viene a manifestare tutta la dolcezza e l'energia vitale che si genera nel suo divenire. I suoni sembrano avvolgerci in una spirale che ci trascina all'interno della trama compositiva facendoci assaporare le innumerevoli sfaccettature sonore che nascono e si evolvono al suo interno. La melodia incalza in un crescendo, una tensione che giunta al suo culmine si stempera in una
soave melodia espressione di una profonda e pacata serenità. Una cascata di note ci riporta alla dolcezza iniziale e a una conclusione decisamente matura, piena di consapevolezza del raggiungimento della meta a cui tende tutto il discorso musicale. La tensione sembra placarsi lentamente ed il finale sfuma in un pianissimo che sembra quasi cullarci prima di sfiorarci e svanire definitivamente nel nulla.
Irene

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